IL MODELLO SISTEMICO RELAZIONALE
Il modello sistemico relazionale ritiene che la psicopatologia di un individuo non dipenda esclusivamente da esperienze negative e traumi, ma anche e soprattutto dalle difficoltà incontrate all’interno del suo sistema di relazioni. L’individuo si fa portavoce del sintomo, è il “paziente designato” che comincia a comportarsi in modo “strano” e problematico per esprimere un conflitto dell’intero nucleo. Il sintomo indica una disfunzionalità dell’intero sistema.
L’intervento terapeutico basato sul modello sistemico relazionale si focalizza sull’osservazione diretta delle modalità attraverso le quali il paziente si relaziona con il suo gruppo di appartenenza, in primo luogo la famiglia, anche se le difficoltà possono manifestarsi in qualsiasi ambito (amicale, lavorativo etc.).
Durante la terapia si tiene conto della storia familiare e transgenerazionale che va ad influenzare il contesto di riferimento, ma l’approccio si basa sul presente e sull’analisi delle difficoltà del momento attuale. Lo scopo è quello di modificare i modelli e le dinamiche disfunzionali presenti attraverso un processo di co-costruzione che coinvolge attivamente terapeuta e individuo/famiglia.
Si tratta di un tipo di terapia orientata alla soluzione e solitamente di tipo breve, anche se la durata del trattamento e la cadenza e frequenza delle sedute dipendono dalla problematica riscontrata, dalla gravità e dalla minore o maggiore resistenza del sistema al cambiamento.
La terapia sistemico relazionale, proprio per il suo particolare approccio basato sull’analisi delle dinamiche relazionali e della comunicazione, è particolarmente indicata per le terapie familiari e per la terapia di coppia. Ciò non significa, però, che il modello sistemico relazionale non sia applicabile per affrontare una terapia individuale, anzi. La terapia sistemico relazionale individuale esiste ed è molto diffusa, anche perché spesso è complicato coinvolgere l’intero nucleo familiare. Tuttavia anche se l’individuo entra da solo nella stanza del terapeuta per affrontare il proprio disagio psicologico (ansia, attacchi di panico, depressione), egli porta con sé tutte le relazioni significative che hanno caratterizzato la sua esperienza nel passato e nel presente.
Fondamentale è la relazione terapeutica che si instaura tra paziente e terapeuta e che consente di sperimentare le nuove modalità relazionali che l’individuo è portato a sviluppare per superare le proprie difficoltà.